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Quando realizziamo un sito web per la nostra attività, ciò che è auspicabile è che esso compaia tra le prime posizioni sui principali motori di ricerca. Questo è fondamentale perché l’immagine della nostra attività abbia una buona visibilità sul web. Ottimizzare il sito secondo i criteri SEO diventa quindi un passaggio irrinunciabile.
L’acronimo SEO vuol dire letteralmente Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca. Essa riguarda i contenuti del sito, la sua struttura, i codici usati, i link e le immagini inserite. Essendo Google il browser usato maggiormente, l’attività di ottimizzazione si concentrerà per lo più sull’algoritmo di tale motore di ricerca.
L’importanza delle keywords nel SEO
La prima strategia da attuare riguarda la scelta delle keywords. Bisogna identificarle in base al campo di competenza della propria attività. Ci si deve chiedere quali siano i termini scelti dagli utenti quando compiono una ricerca online. Studio della concorrenza, ricerca diretta sul web, utilizzo di specifici software sono ottimi metodi di analisi delle parole chiave. Ad ogni modo, il segreto sta nel trovare il giusto equilibrio tra parole ricercate e parole generiche.
Scegliere delle keywords troppo specifiche ridurrà il numero di ricerca fatte dagli utenti. Al contrario, inserire keywords molto comuni renderà difficile ottenere un buon posizionamento.
Una tecnica utilizzata spesso nelle ricerche su Google è la teoria della Long Tail, ideata da Chris Anderson per i suoi studi su modelli di commercio. Il giornalista americano, analizzando le vendite di store come Amazon, riteneva che prodotti più specifici vendessero di più. Secondo gli stessi principi, la teoria è applicabile al concetto di SEO.
Scegliendo una keywords più lunga e ricercata si circoscrive l’ambito di interesse e di conseguenza si contrasta la concorrenza, portando l’utente al proprio sito. In questo modo sarà anche e soprattutto più facile convertire l’utente in cliente, poiché verremo trovati da un’utenza realmente interessata.
Quali sono gli altri fattori che influenzano il posizionamento di un sito sul web?
In forma minore, contribuiscono anche le qualità dell’hosting e del dominio utilizzato. Possedere un hosting rapido e funzionale e un dominio che abbia almeno cinque anni, riconosciuto quindi come affidabile da Google, può migliorare il ranking di un sito.
Gli aspetti che però incidono maggiormente riguardano le attività compiute On-Page, sul sito, e Off-Page, al di fuori di esso.
Attività SEO On-Page
Agire sul sito significa ottimizzare da un lato tutto ciò che riguarda la struttura del sito e il codice HTML e dall’altro i contenuti scritti e visivi.
Il sito, così come noi lo vediamo, viene letto dal browser attraverso uno specifico linguaggio di markup, ovvero il codice HTML. Ottimizzare tale codice consente al motore di ricerca una lettura più rapida ed efficiente, di conseguenza l’utente troverà il nostro sito in minor tempo.
Tag title
Il punto di partenza di questa formattazione è l’inserimento di tag title (titoli HTML) adeguati. Si tratta di piccole descrizioni che riferiscono al browser l’argomento trattato dal sito. Come suggerisce il termine sono dei titoli. Essi devono essere chiari e al tempo stesso accattivanti, per incuriosire chi sta compiendo la ricerca sul web. Sarebbe opportuno, a tal proposito, inserire nei tag title le keywords che solitamente gli utenti digitano.
Meta tag description
In secondo luogo, bisogna prestare attenzione all’elaborazione della Meta tag description. È quella piccola descrizione che troviamo subito sotto il tag title e che dà informazioni sul contenuto della pagina. Avendo poco spazio a disposizione, è bene che essa non sia più lunga di circa 160 parole, per avere una frase di senso compiuto. Questo è un elemento che non incide direttamente, bensì indirettamente sul posizionamento del sito nel web. Il contenuto della Meta tag description non compare all’interno della pagina, ma solo nella SERP (risultato di ricerca). Lo scopo di questo strumento è quello di incrementare il click through rate, il rapporto tra visualizzazione del risultato e click compiuti da chi esegue la ricerca. Per riuscire in tale intento è necessario scrivere una descrizione esauriente e convincente per indurre l’utente a visitare la pagina.
Sitemap
Un elemento che invece influenza direttamente l’indicizzazione del sito è la sitemap. Questo elemento non deve mai mancare. È come uno schema che serve a spiegare al browser come è stato organizzato il sito. Aiuta in questo modo gli spider (Googlebot che scansionano il web) a navigare rapidamente il sito, coglierne il contenuto e di conseguenza posizionare correttamente il sito nel web.
Tag Heading
Strettamente correlati per la loro utilità sono i tag Heading, titoli e sottotitoli che aiutano appunto a chiarire l’argomento trattato, sia agli spider che agli utenti in questo caso. L’h1 è il titolo principale ed è bene che contenga la keyword scelta. Di seguito verranno inseriti h2, h3 e via dicendo per suddividere adeguatamente il testo.
Attributo alt
Per quanto riguarda l’ottimizzazione delle immagini inserite va detto che Google non è in grado di leggere una scritta contenuta all’interno dell’immagine stessa. L’attributo alt ( o testo alternativo) serve proprio a descrivere ai motori di ricerca il contenuto dell’immagine.
URL
Infine, bisogna fare particolare attenzione alla scrittura del codice URL. I motori di ricerca non riescono a decifrare caratteri come “!” e prediligono il contenuto testuale al codice. Fornire già nell’URL un’indicazione sul contenuto del sito, contribuisce ad aiutare Google a indicizzarlo.
Contenuto del sito
“Content is the king“, ovvero “Il contenuto è il re“, è lo slogan SEO, ideato da Bill Gates. Questo basta a far capire quanto sia importante l’ottimizzazione del contenuto di un sito in ottica SEO. I motori di ricerca possono leggere e comprendere i testi di un sito. Per collocarli poi nel web, gli assegnano un voto relativo alla qualità e attinenza del contenuto alla query (domanda di ricerca) dell’utente. È fondamentale pertanto che questi ultimi siano incuriositi e che trovino realmente efficienti i contenuti scritti.
Google solitamente premia quei siti i cui contenuti sono sempre aggiornati e ricchi di informazioni. Per questo motivo affiancare un blog al sito può risultare una strategia vincente. Al contrario, penalizza quei siti in cui riconosce contenuti copiati da altre pagine, non inediti. Bisogna quindi scrivere sempre da zero i propri contenuti, perché risultino originali.
Un aspetto da tenere presente per agevolare Google nella comprensione dei propri contenuti, e di conseguenza nel posizionamento del sito, è inserire le keywords nel testo. Ciò non deve essere fatto però in modo forzato e innaturale. La lettura deve risultare sempre fluida e scorrevole all’utente. Oggi questa impresa è diventata molto più semplice in quanto gli attuali motori di ricerca analizzano il testo a livello semantico. Essi sanno riconoscere come equivalenti alle keywords anche i suoi sinonimi.
SEO Copywriter
Saper realizzare dei contenuti validi e di qualità, prestando attenzione a tutti questi aspetti, è il presupposto della SEO Copywriting. Ci sono figure professionali che si occupano proprio di svolgere al meglio questa attività e sono detti appunto Copywriter.
Attività SEO Off-Page
Migliorare il ranking del nostro sito, agendo su elementi esterni ad esso, significa porre attenzione a tutti i link provenienti da altri siti e diretti al nostro. In altre parole, perché il nostro sito sia stimato da Google deve essere linkato da più siti possibili. Ogni volta che una pagina web crea un collegamento con la nostra accresce di valore il nostro ranking.
Questo aspetto non ha valenza solo a livello quantitativo. Anzi, ciò che realmente conta è la provenienza del link che ci ha citato. Più i link derivano da siti autorevoli, più l’immagine del nostro ne risentirà positivamente. La formula di Google, chiamata PageRank, riassume perfettamente il concetto.
Perciò l’obiettivo è naturalmente quello di ottenere un PageRank alto per poter essere collocati tra le prime posizioni di ricerca.
Considerando che un link contiene le informazioni principali del sito da cui proviene, ci sono altri due aspetti da tener presente. Innanzitutto, il sito che crea un collegamento con noi deve avere un contenuto tematico affine al nostro. In secondo luogo, l’anchor text, frase o parola di cui è costituito il link, deve racchiudere l’argomento trattato. L’ideale è che esso contenga le keywords della nostra pagina web.
La gestione dei link a tale scopo ha il nome di link popularity e viene costruita essenzialmente attraverso due tipi di strategia.
Link earning e link building
Con l’espressione link earning si intende l’abilità di attirare link in modo naturale. Questo avviene quando altri utenti trovano validi e interessanti i contenuti del nostro sito e decidono di linkarlo alla loro pagina. Dobbiamo scrivere articoli che possano concretamente fornire informazioni utili agli utenti. Una buona strategia è affrontare tematiche particolari e approfondirle o inserire infografiche e video.
Il link building è invece letteralmente la costruzione artificiosa di link. Si tratta di esplicite richieste mediante mail, forum e acquisti di link in modo diretto. Questa tecnica è nata per accelerare i tempi di crescita del proprio ranking. Ottenere link in modo naturale è spesso un’attività che richiede molto tempo.
Col tempo questo espediente è stato sfruttato in modo improprio da molte aziende, fino ad arrivare a fenomeni di spam. Oggi quest’attività è tenuta sotto controllo da specifici algoritmi che individuano azioni illecite sul web. Il più conosciuto, lanciato nel 2012 e aggiornato nel 2014, è Google Penguin.
È necessario quindi prestare particolare attenzione se si decidesse di sfruttare la link building.
Ulteriori strategie di ottimizzazione SEO
Tanti altri piccoli ma importanti accorgimenti concorrono nel migliorare l’ottimizzazione del nostro sito. Conoscere tutte queste strategie ci permette di sfruttare al meglio quelle che più si prestano al tipo di sito web che stiamo costruendo. Vediamo nel dettaglio quali sono.
Digital PR
Anche sul web le pubbliche relazioni giocano un ruolo fondamentale per promuovere prodotti e servizi. In questo caso, una valida strategia è quella di prendere accordi con blogger e giornalisti per far parlare della nostra attività nei loro articoli. Molto spesso le attività regalano prodotti al blogger, cosicché esso possa promuoverli e farli conoscere, incrementandone la reputazione, con risvolti positivi anche sulla SEO.
L’esempio oggi più comune sono gli influencer, personaggi capaci di condizionare e ispirare persino le mode.
Un altro esempio di digital PR, molto utile in questo campo, è il Guest Blogging. In cambio di articoli gratuiti, il sito che ci ospita fornisce un link alla nostra pagina web. Potremmo dire che questa strategia rientra nel campo delle link building. Perché sia uno strumento realmente utile sarebbe bene che a ospitare i nostri articoli fossero siti di grande rilevanza e attinenza al nostro. Così come spiegato precedentemente, in questo modo anche il nostro sito ne ricaverà una crescita in termini di autorevolezza e ranking.
Creare siti satellite
Sebbene questa tecnica oggi abbia meno vantaggi, è utile sapere di cosa si tratta. Anche detta PBN (Privat Blog Network, o rete privata di blog), consiste nel creare tanti piccoli siti che rimandino al nostro sito principale. Per questo vengono definiti satellite, perché “orbitano” attorno a un altro sito web e sono creati al solo scopo di servire quest’ultimo.
In precedenza era una tecnica molto più in voga poiché Google non aveva ancora la capacità di comprendere i contenuti testuali. Oggi che i motori di ricerca sono molto più sviluppati, non basta più avere tanti collegamenti. Come abbiamo detto prima, essi devono provenire da siti autorevoli poiché conta molto di più la qualità dei link piuttosto che la quantità. È quindi molto più produttivo concentrarsi nella crescita di un unico sito, anziché sperperare tempo ed energie dietro tanti piccoli siti di scarsa importanza.
Commentare blog e forum
Un altro modo di ottimizzare in ottica SEO il proprio sito, è una tecnica che rientra nuovamente nell’ambito del link building. Lasciare commenti contenenti link al proprio sito in blog e forum permette di far conoscere maggiormente sul web la propria attività. Ovviamente ci sono dei criteri da rispettare. Spammare il proprio link in un forum in cui la discussione non è pertinente al tema trattato nel proprio sito, è un’attività non approvata dai motori di ricerca. Questi ultimi potrebbero penalizzare il nostro ranking, oltre a essere espulsi dal forum e vedere cancellato il nostro link.
Questa pratica va quindi eseguita correttamente. Ci si deve assicurare soprattutto di scrivere i propri siti in modo che risultino chiari, efficaci e accattivanti.
Local SEO
Secondo alcuni studi, gli utenti tendono a prendere in considerazione più spesso le inserzioni di Google My Business, un servizio di Google che consente di inserire nella SERP la geolocalizzazione. Questo tipo di ottimizzazione è diventata quindi indispensabile per scalare le migliori posizioni sui motori di ricerca. Strettamente correlato al Local SEO sono la quantità di recensioni degli utenti e di citazioni da parte di directory locali.
Social
Oggi essere presenti sui principali Social Network è diventata un’esigenza per chi fa marketing online. È stato riscontrato che in ottica SEO, avere un gran numero di “seguaci” o di “mi piace” sui Social, non rappresenta un fattore che incide sul ranking del sito. Non c’è una correlazione diretta tra le due cose. È vero però che essi costituiscono una valida risorsa per implementare la possibilità di ricevere link da altre pagine. Oltretutto è un buon modo per far conoscere i propri prodotti/servizi a utenti che, se realmente interessati, potrebbero persino condividerli nei loro account.
È quindi un metodo di ottimizzazione indiretta che se sfruttata bene e con piccoli accorgimenti può portare a notevoli benefici. Vai alla categoria Social per approfondire l’argomento.
Conclusione
L’ottimizzazione SEO, come hai potuto vedere, è un’attività dalle mille sfaccettature e che richiede una serie di conoscenze tecniche. Realizzare un sito in quest’ottica è però indispensabile se si vuole trarre profitto da questo strumento. È necessario affidarsi dunque a un web designer che sappia costruirlo nel rispetto di queste regole e che sappia sfruttare al massimo ogni risorsa a disposizione.
Per Drakon la gestione di ogni aspetto SEO è uno dei principali obiettivi. Ci occupiamo della realizzazione di siti web ottimizzati per il raggiungimento di una buona posizione all’interno dei motori di ricerca.
Potrebbe esserti utile una consulenza SEO per la tua attività?
In quale aspetto, tra quelli trattati in questo articolo, ritieni che il tuo sito sia più carente?
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